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martedì, marzo 09, 2010

Napolitano, Cavour e i Savoia

Napolitano ha confermato la sua presenza all'inaugurazione della restaurata tomba di Camillo Benso, conte di Cavour, prevista per il 6 giugno a Santena, comune in provincia di Torino.
Questa visita ufficiale testimonia l’affetto e l’attenzione dello Stato alle iniziative legate al Risorgimento.
Cavour però non fu l’unica persona essenziale nel processo dell’Unità d’Italia e quindi mi chiedo perché il Capo della Stato non possa compiere anche un passaggio importante per la riconciliazione nazionale, visitando la tomba del Padre della Patria, Re Vittorio Emanuele II di Savoia, nel Pantheon.

Infatti l’Unità d’Italia si realizzò anche grazie all’opera compiuta da Casa Savoia, non si può comprendere e celebrare compiutamente l’Unità Nazionale se non si paga il tributo dovuto alla Monarchia e a Casa Savoia.
Non si può negare che la Patria la Storia e il Risorgimento - valori essenziali per l'Italia - sono legati indissolubilmente a Casa Savoia.

Inoltre la visita di napolitano al Pantheon faciliterebbe il rientro in Italia delle salme dei Re e delle Regine d’Italia che purtroppo sono ancora sepolte all’estero.

Mi rendo conto che questo passaggio possa essere imbarazzante per la repubblica, ma visto che stiamo avvicinando al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e che i Principi viventi di Savoia sono in Italia, non riesco a capire come mai i Sovrani d'Italia, morti anni fa, debbano rimanere sepolti in l’esilio.

Napolitano inaugurerà la tomba di Cavour

Sarà Giorgio Napolitano a inaugurare la tomba restaurata di Camillo Benso, conte di Cavour. Il presidente della Repubblica ha infatti confermato la sua presenza a Santena per il prossimo 6 giugno, quando il sepolcro del «Grande Tessitore» dell’unità d’Italia verrà restituito al pubblico dopo i lavori di conservazione.

La presenza di Napolitano è stata annunciata dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e dal presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi, destinatario nei giorni scorsi di una comunicazione inviata dal Capo dello Stato.

«La lettera - osservano Bresso e Nesi - rappresenta l’ennesima testimonianza dell’affetto e dell’attenzione con cui il Presidente della Repubblica segue il Piemonte e le iniziative legate a persone come Cavour e a processi come il Risorgimento. Persone e processi che, nati nella nostra regione, hanno determinato il corso della storia italiana ed europea»

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