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domenica, marzo 13, 2011

I Giordani sostengono la Monarchia e il Re

Migliaia di giordani si sono radunati ieri a sostegno di Re Abdullah II, appello pubblicato anche su Facebook.

La Polizia ha detto che c'erano circa 70.000 persone provenienti da tutta la Giordania a partecipare. Il corteo è iniziato a sud di Amman e la processione era lunga circa un chilometro.
I dimostranti hanno alzato ritratti giganti del re e striscioni che proclamavano:
"Oh, Abdullah, sacrifichiamo i nostri corpi e le anime per te",
"La gente vuole abbattere i partiti politici" e
"Il Fronte d'azione islamico non rappresenta il popolo giordano".

Tra i partecipanti c'erano 22 parlamentari, 200 persone disabili e 3.000 bambini, ha detto la polizia.

Essi hanno inoltre criticato il Fronte d'azione islamico, il gruppo più grande dell'opposizione in Giordania.

Uno dei manifestanti, ingegnere civile Ghazi Neimat, 29 anni, ha detto che il partito politico islamista "sta ricattando il re, perché, con disordini, "l'Azione del Fronte Islamico" pensa di poter sfruttare le richieste di arginare i poteri del re per prendere il potere.

"Il Fronte d'azione islamico e tutti i partiti dell'opposizione dovrebbero andare all'inferno", ha affermato un uomo d'affari Rajeh Gharaybeh.

"Il re e la sua famiglia hascemita ci hanno dato la stabilità che nessun partito politico può dare ai giordani"

E' da 9 settimane che c'è malcontento popolare in Giordania, chiedendo riforme politiche.
Le tensioni politica è aumentata quando gli islamisti si sono rifiutati di prendere parte ad una Commissione per il dialogo nazionale, sostenendo che il governo non è serio sulle riforme.

Il Fronte islamico ha chiesto una monarchia costituzionale e una legge di riforma elettorale, portando ad un governo parlamentare e al primo ministro eletto.

Gli indipendenti nazionalisti e islamisti hanno formato una commissione chiamata una "Iniziativa per una Monarchia costituzionale", affermando che la soluzione per la Giordania è quella di passare a una monarchia costituzionale in base alla quale il re non governa.

Nel frattempo, il primo ministro Maaruf Bakhit è stato accusato dall'opposizione islamista di voler approfittare della situazione per proprio vantaggio personale.

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Jordanians take to the street in support of king

Thousands take to Jordan's streets to support king