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martedì, dicembre 12, 2006

Piazza Fontana : un peso sulla repubblica



In occasione dell’anniversario della strage di piazza Fontana il presidente della Camera, Fausto Bertinotti a Milano ha detto :
Il fatto che non siano ancora stati trovati i responsabili delle strage di piazza Fontana costituisce un vuoto che pesa negativamente sulla storia del paese.


Ricordiamo
La strage di Piazza Fontana fu un attentato terroristico avvenuto il 12 dicembre 1969, alle 16,37, nel quale una bomba fu fatta esplodere nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana nel centro di Milano, provocando la morte di sedici persone ed il ferimento di altre ottantotto.

3 maggio 2005 - L'ennesimo processo, il settimo, sulla strage si chiude in Cassazione con la conferma delle assoluzioni degli imputati e l'obbligo, da parte dei parenti delle vittime, del pagamento delle spese processuali. Quest'ultima decisione, pur se dettata dalla legge, viene duramente criticata anche da figure istituzionali, che parlano di "beffa" per i parenti delle vittime.

Visto che i responsabili di questa strage sono ancora sconoscuti, i casi sono due:
1) o ciò che è avvenuto a piazza Fontana è stata una strage di stato.
2) oppure lo stato repubblicano è incapace di identificare i colpevoli.

In ambedue i casi la repubblica fa una pessima figura ed anzi, utilizzando la frase di bertinotti, direi che la strage di piazza fontana costituisce un vuoto che pesa negativamente sulla repubblica italiana.


kataweb

domenica, dicembre 10, 2006

No alla famiglia repubblicana



Il Governo sta lavorando su un disegno di legge per permettere alle coppie di fatto di godere di alcuni diritti fino ad oggi prerogativa delle famiglie.
Dura reazione da parte della Chiesa attraverso l’Osservatore Romano :
Natale del 2006: sradicare la famiglia è la priorità della politica italiana.

Per la Chiesa, regolando le coppie cosiddette di fatto - i conviventi eterosessuali ma anche quelli omosessuali - la legge sulle unioni civili è lo strumento per accreditare una forma alternativa di famiglia e quindi per sradicare la Famiglia.

Il volantinaggio sui PACS svolto durante l’atto di omaggio del Santo Padre in occasione della ricorrenza dell’Immacolata Concezione, può sembrare una mancanza di rispetto tra lo Stato e la Chiesa, ma la situazione è più grave.
In realtà c'è uno scontro frontale non solo tra la Santa Sede ed il governo ma, come spiego in seguito, tra la repubblica e la Chiesa.

E' evidente la matrice ideologica che è dietro a questo progetto.
In italia la sinistra dopo aver plasmato la società ed occupato lo Stato fino a giungere al quirinale, adesso vuole indebolire il nemico ancora forte e pericoloso che è rimasto, cioè la Chiesa, e vuole farlo distruggendo la centralità della Famiglia sulla quale si basa la Santa Chiesa.

I PACS sono lo strumento di una società che vuole legittimare rapporti senza responsabilità, che vuole trasformare la famiglia in una specie di contratto che, a secondo della convenienza, può essere facilmente annullato.
La famiglia eterosessuale, fondata sul matrimonio, diventa inesorabilmente uno dei diversi fenomeni sociali, una delle diverse forme di accoppiamento.

Dal mio punto di vista, chi vuole sradicare la famiglia, è lo Stato e quindi la repubblica, che è completamente nelle mani della sinistra.
L'ideologia repubblicana vuole controllare tutto anche la famiglia e vuole trasformarla in un specie di contratto.
La famiglia non appartiene allo stato
Diciamo no alla famiglia repubblicana!

La Santa Chiesa ha ragione.
La scelta di “stare insieme” dev’essere una cosa seria, deve significare assunzione di responsabilità, non può essere una cosa simile ad un contratto.

Osservatore Romano
korazym
ilrestodelcarlino

martedì, dicembre 05, 2006

La Polizia contro il governo



I Sindacati autonomi della polizia - il Sap (Sindacato autonomi di polizia), il Sappe (Sindacato autonomo della polizia penitenziaria), il Sapaf (Sindacato autonomo polizia forestale), il Conapo (il sindacato autonomo dei vigili del fuoco) - in piazza contro la finanziaria.

La manifestazione è stata organizzata contro lo smantellamento degli uffici interregionali e delle scuole di polizia, la chiusura delle questure, ma soprattutto contro quella classe politica che ha candidato terroristi autori di omicidi di poliziotti, parlamentari e consulenti del ministero dell'Interno. Contro gli indulti, le amnistie e una politica penitenziaria permissiva.

Tra gli striscioni :
da forze armate e polizia al governo Prodi il foglio di via
TERRORISTI TRA I POLITICI
via i terroristi dal Viminale, questa scelta è criminale
terroristi deputati, poliziotti disgustati.

Lo slogan che più spicca: chi non salta terrorista è.

La vedova del maresciallo D'Andrea ha preso la parole dicendo: Mi rifiuto di essere rappresentata da fetenti e assassini che siedono al governo.


Il governo sta umiliando le forze di polizia, infatti alcuni terroristi sono stati eletti in Parlamento e cercano di promuovere una commissione di inchiesta sul G8 di Genova.

Se protesta anche la Polizia, beh, allora la repubblica è alla frutta.

ansa